Scritta a Monteortone. Dice: "È L'ARATRO CHE TRACCIA IL SOLCO, MA È LA SPADA CHE LO DIFENDE E IL VOMERE E LA LAMA SONO ENTRAMBI DI ACCIAIO TEMPRATO COME LA FEDE DEI NOSTRI CUORI". Dal discorso pronunciato da Mussolini il 18.12.34 in occasione dell'inaugurazione della Provincia di Littoria e ripreso da un’esclamazione di Romolo. Quest’ultimo, dopo aver cintato con un solco i 7 colli romani, la pronunciò dopo aver ucciso il fratello Remo, reo di averne valicato per scherno il confine con un salto.
Scritte "A NOI" e "DUCE DUCE DUCE" quasi del tutto scomparse in via Santa Lucia risalenti alla visita di Benito Mussolini in città del 1938. Data dello scatto: ottobre 2020. Si ringrazia Matteo Bucur per il contributo.
Scritte "A NOI" e "DUCE DUCE DUCE" quasi del tutto scomparse in via Santa Lucia risalenti alla visita di Benito Mussolini in città del 1938. Particolare. Data dello scatto: ottobre 2020. Si ringrazia Matteo Bucur per il contributo.
Scritte "A NOI" e "DUCE DUCE DUCE" quasi del tutto scomparse in via Santa Lucia risalenti alla visita di Benito Mussolini in città del 1938. Particolare. Data dello scatto: ottobre 2020. Si ringrazia Matteo Bucur per il contributo.
Scritte "A NOI" e "DUCE DUCE DUCE" quasi del tutto scomparse in via Santa Lucia risalenti alla visita di Benito Mussolini in città del 1938. Particolare. Data dello scatto: ottobre 2020. Si ringrazia Matteo Bucur per il contributo.
Scritta "ME NE FREGO" su palazzo Dolfin Boldù in via Vittorio Emanuele II risalente alla visita di Benito Mussolini in città del 1938. Sopra di essa, quasi del tutto scomparso, si può notare il simbolo degli Arditi: un teschio che stringe un pugnale tra i denti. Data dello scatto: aprile 2020. Si ringrazia Matteo Bucur per l'eccezionale contributo.
Scritta "W LA RIVOLUZIONE DELLE CAMICIE NERE" su palazzo Dolfin Boldù in via Vittorio Emanuele II risalente alla visita di Benito Mussolini in città del 1938. Data dello scatto: aprile 2020. Si ringrazia Matteo Bucur per il contributo.
Scritta "W LA RIVOLUZIONE DELLE CAMICIE NERE" su palazzo Dolfin Boldù in via Vittorio Emanuele II risalente alla visita di Benito Mussolini in città del 1938. Data dello scatto: aprile 2020. Si ringrazia Matteo Bucur per il contributo.
Scritta "DUCE" quasi del tutto scomparsa in piazza Garibaldi. Data dello scatto: aprile 2020. Si ringrazia Matteo Bucur per il contributo.
Scritta "DUCE" su palazzo Dolfin Boldù in via Vittorio Emanuele II risalente alla visita di Benito Mussolini in città del 1938. Data dello scatto: aprile 2020. Si ringrazia Matteo Bucur per il contributo.
Scritta "VINCERE" quasi del tutto scomparsa in piazza Garibaldi. Dal discorso pronunciato da Benito Mussolini a Roma il 10 giugno 1940 in occasione della dichiarazione di guerra alla Francia e alla Gran Bretagna. Data dello scatto: aprile 2020. Si ringrazia Matteo Bucur per il contributo.
Scritta "VINCERE" quasi del tutto scomparsa nei pressi dell'Università degli Studi in via VIII Febbraio. Dal discorso pronunciato da Benito Mussolini a Roma il 10 giugno 1940 in occasione della dichiarazione di guerra alla Francia e alla Gran Bretagna. Data dello scatto: ottobre 2020. Si ringrazia Matteo Bucur per il contributo.
Scritta "DUCE A NOI" quasi del tutto scomparsa su Palazzo Moroni. Data dello scatto: ottobre 2020. Si ringrazia Matteo Bucur per il contributo.
Scritta "DUCE A NOI" quasi del tutto scomparsa su Palazzo Moroni. Data dello scatto: ottobre 2020. Si ringrazia Matteo Bucur per il contributo.
Prima scritta "ME NE FREGO" quasi del tutto scomparsa su una colonna di Palazzo Moroni in via Municipio risalente alla visita di Benito Mussolini in città del 1938. Sopra di essa, quasi del tutto scomparso, si può notare il simbolo dei Moschettieri del Duce: un teschio che sormonta due spade incrociate. Data dello scatto: ottobre 2020. Si ringrazia Matteo Bucur per il contributo.
Prima scritta "ME NE FREGO" quasi del tutto scomparsa su una colonna di Palazzo Moroni in via Municipio risalente alla visita di Benito Mussolini in città del 1938. Sopra di essa, quasi del tutto scomparso, si può notare il simbolo dei Moschettieri del Duce: un teschio che sormonta due spade incrociate. Particolare. Data dello scatto: ottobre 2020. Si ringrazia Matteo Bucur per il contributo.
Seconda scritta "ME NE FREGO" quasi del tutto scomparsa su una colonna di Palazzo Moroni in via Municipio risalente alla visita di Benito Mussolini in città del 1938. Sopra di essa, quasi del tutto scomparso, si può notare il simbolo dei Moschettieri del Duce: un teschio che sormonta due spade incrociate. Data dello scatto: ottobre 2020. Si ringrazia Matteo Bucur per il contributo.
Primo trittico di scritte "ME NE FREGO" quasi del tutto scomparso su una colonna di Palazzo Moroni in via Municipio. Espressione attribuita al poeta Gabriele D’Annunzio che trae origine dalla scritta che un soldato ferito durante la Grande Guerra si fece apporre sulle bende come segno di abnegazione alla Patria. Data dello scatto: ottobre 2020. Si ringrazia Matteo Bucur per il contributo.
Secondo trittico di scritte "ME NE FREGO" quasi del tutto scomparso su una colonna di Palazzo Moroni in via Municipio. Espressione attribuita al poeta Gabriele D’Annunzio che trae origine dalla scritta che un soldato ferito durante la Grande Guerra si fece apporre sulle bende come segno di abnegazione alla Patria. Data dello scatto: ottobre 2020. Si ringrazia Matteo Bucur per il contributo.
Scritte "DUCE" quasi del tutto scomparse in via 4 novembre risalenti alla visita di Benito Mussolini in città del 1938. Data dello scatto: aprile 2020. Si ringrazia Matteo Bucur per il contributo.
Scritta purtroppo illeggibile in via Santa Lucia. Data dello scatto: ottobre 2020. Si ringrazia Matteo Bucur per il contributo.
Scritta quasi del tutto scomparsa in via del Santo. Dice: "L'ABISSINIA A NOI". Data dello scatto: giugno 2021. Si ringrazia Matteo Bucur per il contributo.
Scritta quasi del tutto scomparsa in via del Santo. Dice: "L'ABISSINIA A NOI". Particolare. Data dello scatto: giugno 2021. Si ringrazia Matteo Bucur per il contributo.
Scritta quasi del tutto scomparsa in via del Santo. Dice: "L'ABISSINIA A NOI". Particolare. Data dello scatto: giugno 2021. Si ringrazia Matteo Bucur per il contributo.