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Costruita su progetto dell'architetto Ulisse Stacchini, la stazione di Milano Centrale fu inaugurata nel 1931 in sostituzione della precedente che non poteva più sostenere il costante aumento di traffico passeggeri.

Il concorso fu indetto nel 1912, ma i lavori preliminari furono presto interrotti a causa dello scoppio della Grane Guerra e delle successive incertezze legate alla situazione economica.

 

STAZIONE DI MILANO CENTRALE

                 Milano

              Architettura

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Il progetto, inizialmente molto semplice, avanzò lentamente fino a diventare una costruzione maestosa, soprattutto grazie a Mussolini che volle renderla un luogo rappresentativo del potere del regime fascista. Ispirata alle correnti moderniste dell’architettura del XX secolo, presenta una fusione di stili,  tra cui l'Art Nouveau e l'Art Decó.

 

 

L’area dove oggi sorge il Memoriale della Shoah di Milano originariamente era adibita alla movimentazione dei vagoni postali, e tra il 1943 e il 1945 fu il luogo in cui migliaia di ebrei e oppositori politici furono caricati su vagoni merci, trasportati al sovrastante piano dei binari.
Una volta posizionati alla banchina di partenza venivano agganciati ai convogli diretti ad Auschwitz- Birkenau, Mauthausen e altri campi di sterminio e di concentramento, o ai campi italiani di raccolta come quelli di Fossoli e Bolzano.

 

Il 6 dicembre 1943 partì il primo convoglio di prigionieri ebrei (169 persone, ne tornarono 5), il 30 gennaio 1944 il secondo, entrambi diretti ad Auschwitz-Birkenau. Soltanto 22 delle 605 persone deportate quel giorno sopravvisse. Tra di loro Liliana Segre, allora tredicenne, che benché così giovane sopravvisse all’amatissimo padre.

Tra tutti i luoghi che in Europa sono stati teatro delle deportazioni, oggi il Memoriale è il solo ad essere rimasto intatto. Esso rende omaggio alle vittime dello sterminio e rappresenta un contesto vivo e dialettico in cui rielaborare attivamente la tragedia della Shoah.

                                                                     (fonte: www.memorialeshoah.it)

 

Progettata su due piani nel 1931 dall’architetto Ulisse Stacchini, questa zona riservata è stata mantenuta fino a oggi e porta il nome di Padiglione Reale.
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uest’area comprende la Sala Reale e la Sala delle Armi, in cui fanno mostra di sé preziosi bassorilievi che rappresentano scene e dinamiche belliche.

La Sala Reale nacque proprio per ospitare la famiglia reale in un ambiente consono alla sua maestà, mentre si trovava in attesa della partenza del proprio convoglio al Binario 21. Re e regina avevano anche la possibilità di attendere il treno reale separatamente l’uno dall’altra, ciascuno in compagnia del proprio personale: al treno potevano accedere direttamente, dopo aver varcato le porte vetrate della Sala.

La Sala Reale è situata al piano binari e vi si si accede direttamente dal binario n.21 (originariamente n.1).
La sua ampiezza è di 416 metri quadrati e può ospitare 245 persone in piedi (un centinaio sedute).
 

                                                                (fonte: www.milanoplatinum.com)

 

All'interno della Sala Reale vi è un bagno accessoriato che nasconde un segreto: dietro ad uno specchio si cela infatti una via di fuga verso l'estreno da poter utilizzare in caso di pericolo.

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