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                      Alghero

 Segnalazioni & Tracce della Guerra

Batteria "Sr. 413" di Punta del Giglio

In alto: vedute della caserma della Batteria Sr 413 di Punta del Giglio).

La ex Batteria "Sr. 413" di Punta del Giglio ("Sr" sta per Sardegna, laddove questa sigla indicava genericamente le batterie sarde poste al di fuori dei Settori e Zone Militari Marittime), fu costruita tra le due guerre dalla Regia Marina, sebbene posta alle dipendenze della 204ª Divisione Costiera durante il Secondo conflitto mondiale.

L'organico di servizio alla "Sr. 413" era composto da 2 ufficiali, 5 sottufficiali e 60 marinai e comprendeva inoltre 1 sottufficiale e 14 marinai della "riserva 25%" per un totale quindi di 72 uomini.
La batteria era armata con quattro cannoni da 102/35 su affusto fisso a piedistallo navale con elevazione 35° e disponeva delle infrastrutture tecniche e logistiche necessarie al tiro ed ai bisogni quotidiani del personale militare in servizio: manufatto della direzione di tiro, alloggiamenti per la truppa, sottufficiali e ufficiali, una pompa con annesso casotto, alcuni depositi ed una piccola autorimessa.
Il cannone Schneider–Ansaldo da 102/35 era un pezzo risalente alla Grande Guerra 1915-18 ma vantava ancora buone prestazioni.
Erano disponibili ben sei tipi di affusto diversi, per tiri antinave o a doppio compito. Il proietto da 102 pesava 15 Kg, ed il pezzo, con personale ben addestrato ed affiatato, consentiva una celerità di tiro di 7-8 colpi al minuto. Nel tiro contraereo l'ordinata massima raggiungibile era di circa 9500 metri, mentre nel tiro navale la gittata massima era di 12 chilometri, tale da coprire agevolmente gli ingressi alla rada di Porto Conte, Alghero e un ampio settore del litorale compreso tra Capo Caccia e Capo Marargiu.

L'unico evento di rilievo in cui fu coinvolta la batteria di Punta Giglio avvenne la notte tra il 31 luglio ed il 1 agosto del 1941. Favoriti dall'oscurità due moderni cacciatorpediniere inglesi "Cossack" e "Maori", della numerosa Classe "Tribal", appartenenti alla "Forza H" di Gibilterra, si presentarono a breve distanza dalla costa e dalla batteria. Le due grosse siluranti aprirono il fuoco su Monte San Giuliano e sulle colline che dominano Torre Nuova. La batteria non rispose al fuoco, nonostante fosse stato dato l'allarme e i serventi fossero pronti ai pezzi. Giudicato dalla Corte Marziale, l'allora Comandante fu assolto poiché non aveva ricevuto l'autorizzazione al fuoco da parte del suo Comando superiore. La batteria fu ceduta al Regio Esercito il 27 ottobre 1943, assumendo la denominazione di 270ª batteria da posizione costiera. A quella data, oltre ai pezzi, erano presenti in sito anche una mitragliera Scotti – Isotta Fraschini da 20/70 Mod.1941 e due mitragliatrici Breda Mod.1937 calibro 8 mm per la difesa ravvicinata.

Per la realizzazione di questa sezione, le informazioni ed il materiale fotografico si ringraziano  sentitamente il sig. Pierpalo Dore

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